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Legge sul florovivaismo. L’art. 16 è uno schiaffo alle Aziende Florovivaistiche. L’improvvisazione non è professionale!

Florovivaisti Bergamo - divisorio


Florovivaisti Bergamo - divisorio

(Comunicato Stampa Associazione Florovivaisti Bergamo 26/03/2021)

Al Senato è in discussione il disegno di legge n. 2009 (Disposizioni per la disciplina, la promozione e la valorizzazione delle attività del settore florovivaistico) che ha una serie di obiettivi che si possono riassumere nella necessità di promuovere la filiera florovivaistica italiana. Il Ddl 2009 è già passato all’approvazione della Camera e si sono da poco svolte alla Commissione Agricoltura del Senato, prima della approvazione definitiva, le audizioni degli stakeholder, cioè dei soggetti interessati o facenti parte della filiera (associazioni di categoria, sindacati agricoli ed artigiani).

“Una legge che con le dovute rettifiche può portare benefici alla filiera florovivaistica e, quindi, anche a tutto il comparto del verde ornamentale,” afferma Sandro Maffi, Presidente dell’Associazione Florovivaisti Bergamo, l’associazione che in Provincia di Bergamo  raggruppa coloro i quali a titolo professionale si occupano di gestione e manutenzione del Verde anche urbano, con lo scopo primario di diffondere la cultura e l’importanza del verde e le buone pratiche di cura.


L’Art.16, che consentirebbe ai Comuni di ricorrere al volontariato per le attività di cura del verde pubblico, continua Sandro Maffi, sarebbe uno schiaffo alle imprese che si formano e che operano osservando le norme, tra tutte quelle della sicurezza. Il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini nella gestione della cosa pubblica sono aspetti importanti ma che nulla hanno a che vedere con la sostituzione del lavoro professionale con quello volontario.                                          Il lavoro professionale nell’attività di cura del verde come peraltro già definito dall’art.12 legge 154/2016 che detta gli standard formativi, professionali e di sicurezza del manutentore,  è sempre stato difeso dalla nostra Associazione ritenendolo fondamentale e si è sempre spesa nel concreto, per fare capire l’importanza del verde pubblico e privato e di come dovrebbero essere gestiti in modo professionale perché siano in grado di fornire quei benefici che sono sempre più fondamentali per la vita nelle città. In passato abbiamo già visto i gravi danni causati da volontari nella potatura degli alberi e nella cura del verde che rasentano il danno erariale e danno ambientale a seguito del danneggiamento del patrimonio pubblico. Il rischio, se la legge dovesse essere approvata così come è adesso, è che venga “istituzionalizzato” il ricorso ai volontari per potature e altri interventi che richiedono, al contrario, formazione, specializzazione e professionalità. Questo per noi non è accettabile perché annulla tutti gli sforzi fatti negli anni, anche dall’ Associazione Florovivaisti Bergamo, per fare capire l’importanza di una gestione professionale del verde, cioè attraverso tecnici ed operatori formati che conoscono le esigenze delle piante dal punto di vista biologico e fisiologico ed operano di conseguenza, anche nel rispetto di tutte le norme relative alla sicurezza sul lavoro. Che, è evidente, i volontari non possono garantire".

 

“L’unica Associazione che durante le audizioni ha richiesto l’abrogazione dell’art.16 del Ddl, come documentato dalle registrazioni (https://webtv.senato.it/4621?video_evento=164401) e dai documenti ufficiali depositati (http://www.senato.it/leg/18/BGT/Schede/Ddliter/documenti/53466_documenti.htm) è stata ASSOFLORO, con il sostegno anche della Confederazione Nazionale Coldiretti” conclude Sandro Maffi. “Troviamo assordante il silenzio delle altre associazioni della filiera e degli altri sindacati agricoli ed artigiani che dovrebbero tutelare le proprie imprese dalla concorrenza sleale e dall'improvvisazione e troviamo di una gravità inaudita che per alcune di queste l’art.16 sia persino positivo.  Ci auguriamo che l'art.16 del Ddl 2009 venga abrogato, cosi come richiesto da ASSOFLORO, perché la norma, se fosse approvata, causerebbe danni enormi al verde delle città.

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Ddl 2009 "Disposizioni per la disciplina, la promozione e la valorizzazione delle attività del settore florovivaistico"

Art. 16.
(Partecipazione dei cittadini alla cura del verde urbano)
1. I comuni possono adottare misure volte a favorire la partecipazione volontaria di associazioni di cittadini alla cura del verde urbano o rurale, su loro specifica istanza. A tale fine con propri atti i comuni provvedono a semplificare le disposizioni che consentono l’accesso alle attività di cui al precedente periodo, individuandone forme di regolamentazione e limiti.

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